Opera dello scultore: Vito Cimarosti


Le Basiliche di Ravenna sono “contenitori” spogli e di una grande semplicità, entrarci è un’esperienza sorprendente per il visitatore,
che si trova improvvisamente di fronte immagini che sono veri e propri “miracoli” della luce.
Sono i mosaici bizantini le cui “tessere” brillano l’una vicino all’altra e aggiungono una vibrazione leggera all’elegante accostamento
dei colori: l’oro con il bianco, il nero dei contorni, i verdi, i rossi, i marroni…
Il mosaico rappresentato in questa medaglia e reinterpretato dallo scultore, è un particolare di uno dei due celebri mosaici del Presbiterio
della Chiesa di S. Vitale (realizzati nel 547 d.C. circa). Questi raffigurano l’imperatore Giustiniano e l’imperatrice Teodora
con il loro seguito che portano all’altare il pane e il vino nel giorno della consacrazione della Basilica.
L’avvenimento non è mai avvenuto nella realtà, il pretesto è servito all’artista per mostrare l’imperatore e l’imperatrice
come apparizioni “divine”, essi sono, infatti, nelle prescrizioni del tempo, i tramiti tra Dio e il suo popolo e la loro dignità
è pari a quella degli Apostoli.