Opera dello scultore: Mauro Baldessari


Ecco la preziosa medaglia dedicata al Manzoni, sulla quale compare il suo volto ritratto, qui più anziano e cupo se confrontato
con il celebre dipinto di Francesco Hayez, conservato nella pinacoteca di Brera. Alessandro Manzoni abitò per pochi anni a Parigi
dove incontrò intellettuali repubblicani, tra cui lo storico Fauriel, ma poi visse quasi sempre a Milano.
La sua adesione al Romanticismo è documentata da alcuni scritti etico-religiosi, storici ed estetico-letterari. Da queste opere emerge una poetica fondata sul ‘vero’ e sull’impegno morale, su una concezione provvidenziale della storia, sulla convinzione che la lingua dello scrittore debba essere popolare e nazionale (da qui la scelta del ‘fiorentino parlato’). Apice dell’attività il romanzo-capolavoro
della sua vita, i Promessi sposi, passato attraverso 3 stesure e 2 edizioni. Qui si fondono le convinzioni ideologiche e artistiche
di Manzoni: la pietà per gli umili (per la prima volta protagonisti di una grande opera letteraria) e il gusto della storia, il sentimento religioso e il senso, spesso ironico, dei limiti della condizione umana.